Cosa porterai con te di questi tre
anni?
Sicuramente il rispetto delle persone
con cui ho collaborato e porterò sempre nel cuore i collaboratori
che si notano meno ma che sono la forza della società e quindi Anna,
Franco, Maurizio e Gianrico. Naturalmente mio fratello e tutta la
famiglia: ringrazio con tutto il cuore Massimo per avermi sempre
aiutato e consigliato nel ruolo di direttore sportivo.
La tua è una decisione importante
presa a stagione in corso. C'è un ultimo obiettivo che vorresti
raggiungere prima di lasciare Villanova?
Sì, mi auguro di
completare la stagione con due vittorie di campionati, quello
dell'Eccellenza e quello dei Giovanissimi Regionali. Sarebbero due
bellissimi regali e la mia partenza sarebbe più indolore.
Per te stesso cosa ti auguri?
Spero di trovare
una situazione analoga a quella di Villanova dove poter esprimere al
meglio la mia idea di calcio. Io interpreto questo mondo come un
laboratorio di calcio per i giovani, una scuola di vita con i valori
dell'educazione e del rispetto e che possa permettere ai ragazzi di
crescere, di maturare e non soltanto di giocare a calcio.
Non aspiri ad una categoria in
particolare quindi …
No, spero di
trovare una società che condivida il mio pensiero e che mi possa
stimolare a dare sempre il massimo.
Paolo, il tuo è un saluto o un
addio?
Nella vita non si
sa mai, magari in futuro ci rincontreremo di nuovo.
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